6.16.2013

Colazione con...Brecht

Vita di Galileo


  La prima lettura che vi proponiamo sul tema del futuro è Vita di Galileo di Bertolt Brecht. Si tratta di un'opera teatrale scritta nel biennio 1938/1939, in cui la vita esemplare dell'astronomo Galileo Galilei diventa punto di partenza per una riflessione sulla responsabilità degli scienziati riguardo alle conseguenze socio-politiche delle loro scoperte.

  La dimostrazione galileiana del sistema eliocentrico copernicano costituisce una forte minaccia all'autorità politica e religiosa della Chiesa, cosicché essa viene messa all'Indice. Galileo, di fronte alla prospettiva di una tortura e condanna a morte, sceglie di abiurare, distruggendo le speranze di quanti vedevano nelle sue scoperte un possibile mutamento radicale della società.

  Galileo è allora un eroe moderno, privo di valori tali da permettergli di perseverare nella realizzazione del bene comune, e, scisso tra il sostenere la verità e la prospettiva di una vita tranquilla, sceglie quest'ultima, non considerando l'importanza per i destini della società di questa sua scelta. D'altronde egli rappresenta lo scienziato moderno, la cui ricerca è troppo spesso subordinata a esigenze politiche. E difatti l'opera nasce da una riflessione di Brecht sulla scoperta della fissione nucleare, con la conseguente creazione della bomba atomica.


Bertolt Brecht

Confettura di Lamponi rossi - Una vita "rossa"

  • 1898 - Nascita ad Augusta (Germania)
  • 1914/1915 - Primi scritti poetici
  • 1917 - Brecht è al fronte come infermiere
  • Anni '20 - Si avvicina agli ambienti avanguardisti e al marxismo
  • 1933 - L'ascesa di Hitler al potere lo costringe all'esilio per i suoi ideali comunisti
  • Anni '30 - Si muove tra Parigi, Londra, Nord Europa, Mosca
  • 1941 - Si trasferisce negli Stati Uniti
  • 1948 - Ritorna a Berlino Est e fonda il Berliner Ensemble, una compagnia teatrale
  • Anni '50 - Ha alcune tensioni con il SED (il partito socialista unico in Germania Est)
  • 1956 - Morte a Berlino, per infarto cardiaco

Succo di Pompelmo - Uno stile diretto e sobrio

  Brecht è particolarmente importante per la sua opera teatrale. Nello specifico egli elabora una nuova forma di teatro, il teatro epico, in contrasto con il tradizionale teatro aristotelico, o teatro drammatico. Se quest'ultimo cercava infatti l'immedesimazione del pubblico con i personaggi sul palco per raggiungere un effetto di catarsi, di illusione emotiva, Brecht propone un teatro in cui è lo spettatore è critico giudice di quanto è messo in scena. Egli ritiene infatti che il teatro aristotelico dia una rappresentazione falsificata della realtà, una specie di sogno in cui il pubblico è coinvolto, ma incapace di giudicare. 
  Per raggiungere il suo scopo, Brecht introduce nel teatro l'effetto di straniamento, che riguarda il pubblico, non più emotivamente coinvolto, e gli attori, non più immedesimati nei personaggi portati in scena. L'effetto di straniamento è raggiunto attraverso l'inserimento, tra una scena e l'altra, di canzoni, balli, proiezioni cinematografiche, e simili, le quali permettono agli spettatori di commentare in modo critico le singole scene intraviste. 
  La rinuncia alla catarsi e al teatro come illusione porta anche a una scenografia spoglia e non sempre fedele al contesto presentato, nonché rende sicuramente Brecht uno dei maggiori innovatori del Novecento in letteratura.

Biscotti Canestrelli - Lo scorcio oltre l'apparenza

  Le opere di Brecht intendono sempre portare il pubblico a ciò che si cela dietro l'apparenza delle cose. La sua sentita compassione verso gli sfruttati e gli emarginati lo porta costantemente a riflettere sul loro destino in una società capitalista fondata sul profitto e sull'interesse personale, e, conseguentemente, ad aderire al marxismo.

Le opere principali: 
  • L'Opera da tre soldi (1928)
  • La linea di condotta (1930)
  • L'eccezione e la regola (1930)
  • Vita di Galileo (1938/1939)
  • L'anima buona di Sezuan (1938/1941)
  • Madre Coraggio e i suoi figli (1939)





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