7.31.2013

Pranzo anglo-giapponese

Non lasciarmi

  Dopo Brecht, un'opera contemporanea: Non lasciarmi, di Kazuo Ishiguro. Si tratta di un romanzo del 2005, che affronta, come in Brecht, un problema moderno (la clonazione genetica), anche qui trasferito indietro nel tempo (una ventina d'anni si suppone, data la reticenza dell'effettiva epoca di ambientazione). Ancora una volta inoltre la questione trattata è di carattere etico e morale, ma qui l'attenzione è focalizzata non tanto sulle sue probabili conseguenze politico-sociali, quanto sulle sue implicazioni individuali. Ishiguro infatti sceglie di riflettere sul tema con pathos, cercando il coinvolgimento del lettore, pronto ad identificarsi con il narratore in prima persona: il procedimento narrativo risulta allora opposto a quello del drammaturgo tedesco.

  Come già accennato, la storia è narrata in prima persona da una certa Kathy H. secondo la tecnica del flashback: si tratta quindi di una narrazione all'indietro. Tre sono i momenti fondamentali della vicenda:

- l'infanzia della ragazza, trascorsa con gli amici, poi storici, Tommy e Ruth nel misterioso collegio di Hailsham, situato in una non meglio identificata zona della campagna inglese. Già da subito conosciamo situazioni misteriose e paradossali: i ragazzi non possono varcare i confini della struttura, sono sistematicamente sensibilizzati sull'attenzione alla propria salute, e nulla si sa della loro origine. E poi che significato hanno le parole "donatore" e "assistente"? Qual è il misterioso futuro, pur già stabilito, che spetta agli alunni? E perché sono continuamente spronati alla realizzazione di opere artistiche?

- la maturità, quando Kathy, Tommy e Ruth vengono trasferiti ai cosiddetti "Cottages", uno dei tanti luoghi in cui i ragazzi di Hailsham e di altre simili scuole vengono inviati in attesa di diventare "donatori" o "assistenti". E gradualmente la verità sulla loro origine e sul loro futuro si svela: essi non sono altro che cloni umani, destinati alla donazione di organi: una prospettiva quanto mai distopica, che i tre ragazzi cercano continuamente di ignorare e combattere, non senza incrinare i rapporti tra loro esistenti. E così Kathy accetta passivamente la realtà dei fatti, e Ruth spera utopisticamente di poter vivere una relazione normale con Tommy, con cui è fidanzata e di cui è innamorata anche Kathy, segretamente gelosa dell'amica/rivale Ruth;

- il momento della donazione: i ragazzi si sono ormai separati. Ruth, da tempo donatrice, incontra per caso Kathy, divenuta assistente, in un ospedale e, allontanati gli asti passati, decidono di visitare Tommy, donatore in un'altra struttura. Ruth consiglia allora a Kathy e Tommy di far visita a Madame, storica amministratrice di Hailsham, nella speranza, alimentata da certi pettegolezzi e poi rivelatasi vana, di poter ottenere un rinvio (se non annullamento) delle donazioni. Tuttavia l'incontro si rivela fondamentale per capire pienamente se stessi e la loro esistenza in rapporto al mondo che devono, praticamente, "servire".

  L'opera, distopica, malinconica, è uno zoom attento e sentito sulle conseguenze di un progresso medico-scientifico incontrastato, pronto a sacrificare le esistenze, le speranze e i sentimenti individuali pur di percorrere e sfruttare la via più comoda al successo umano. Allargando la prospettiva del romanzo, non possiamo non individuare nel tema scelto da Ishiguro una somiglianza con tutti quelle ignobili e deleterie azioni che l'uomo oggi compie per sostenere la società capitalista, per autocelebrare il proprio successo.



Kazuo Ishiguro

Risotto Mare e Monti - Un'esistenza tra due culture

  • 1954 - Nascita a Nagasaki
  • 1960 - Si trasferisce a Londra con la famiglia
  • 1978 - Laurea in Lettere e Filosofia
  • 1982 - Ottiene la cittadinanza inglese
  • 1986 - Premio Withbread per 'Un artista del mondo fluttuante'
  • 1989 - Premio Booker per 'Quel che resta del giorno'
  • 2005 - Premio Alex per 'Non lasciarmi'
  • 2008 - Il 'Times' lo include tra i 50 migliori scrittori inglesi dal 1945

Minerale naturale - Il narratore comune

  I romanzi di Ishiguro sono sempre caratterizzati da una narrazione in prima persona e al passato, durante la quale il personaggio narrante svela gradualmente e involontariamente i propri difetti e fallimenti. Si tratta quindi di un narratore quanto mai umano e comune, con cui il lettore può facilmente immedesimarsi e vivere emotivamente la vicenda. Le sue opere infatti sono cariche di un pathos derivante non solo dalle azioni dei protagonisti, ma anche dai momenti in cui falliscono, in cui non riescono ad agire, i quali sono accompagnati sempre da una particolare e sentita malinconia.

Ratatouille - Storie del passato

  Non è raro che Ishiguro ambienti le proprie opere in un periodo di transizione, come il periodo antecedente la II Guerra Mondiale o l'imminente dopoguerra. Come l'autore stesso suggerisce, questa scelta deriva dalla volontà di indagare la forza di certi ideali, prima e dopo un evento traumatico come può essere la guerra. L'attenzione è ovviamente verso il suo Paese natio, il Giappone, sconvolto dal dramma della bomba atomica.
  Altra particolarità dei romanzi di Ishiguro è la nota malinconica che caratterizza il finale delle trame, spesso caratterizzato da un senso di profonda rassegnazione da parte dei personaggi, incapaci di risolvere una problema passata e passivamente accettata.

Le opere principali:
  • Un artista del mondo fluttuante (1986)
  • Quel che resta del giorno (1989)
  • Non lasciarmi (2005)
Note:
  Nel 2010 Mark Romanek ha realizzato un film ispirato all'opera 'Non lasciarmi'. Ecco il trailer:


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